BIOGRAFIA


Fatti ufficiali documentati.

Dallo Staff MMA ACADEMY
& Ufficio stampa A.I.K.K.

Capitolo Tredicesimo

Anno 2005. Si assiste alla doppietta europea a Londra con Fikpro - federazione italiana karate professionisti (federazione sciolta a fine 2007). La Fikpro, presieduta dall'imprenditore dott. A. Grandi, nasceva a Roma, organizzazione che annunciava ingaggi, ma anche regole poco definite con stili di karate quali enshin ryu, kyokushin, kenpo, goju ryu e full-contact. Bevilacqua conquisterà la medaglia d'oro nel kata e kumite pro, non-tradizionale. La vittoria europea verrà dedicata al figlio Gabriel E. Junior.

Emilio riporterà una grave lesione al tendine del polso sinistro. Ma i giornali lo definiranno "Un uomo tutto d'oro". In quell'occasione riceverà i complimenti dall'assessorato allo sport della città di residenza, e gli omaggi da diverse autorità del posto. Il termine FENOMENO per Bevilacqua è riduttivo. In California, a Marina del Rey dopo un cavilloso esame, ottiene il certificato di kali head-instructor con l’accademia FMA (filipino martial arts). Il kali, che significa "corpo in movimento", deriva dalle scuole di origine 'escrima' (in lingua filippina tagalog cioè "scherma") e 'arnis' (scuola filippina di coltello). Le peculiarità del kali sono velocità d'azione, mobilità, analisi di ogni tipo di oggetto o arnese (gunting), un sistema versatile a cui Bevilacqua, in quegli anni, si dedica in parallelo al kenpo.

È risaputo l'interagire che, negli anni '70, esisteva tra Bruce Lee (jeet-kune-do), Ed Parker (kenpo) e Dan Inosanto (kali), ciascuno di loro maturò alla fine ispirazioni prendendo spunto l'uno dal bagaglio tecnico dell'altro, secondo il vero 'spirito marziale' che riassume coraggio, etica, onore e rispetto. Oggi molto spesso inesistenti.

Allo stesso modo, con filosofia e rispetto, Emilio cerca di confrontarsi con maestri per prendere spunto, ispirarsi, plasmare la sua linea marziale, una corrente che guarda tutte le altre, che fa tesoro di nozioni e tecniche, ma che non si vincola a niente e nessuno.

24 novembre 2005. Bevilacqua si trova impegnato con l’attività di capo della sicurezza per conto di un noto calciatore di serie A, con il quale, da una sana amicizia passerà ad una citazione in tribunale per otto mesi di lavoro non retribuiti (seguita dall'avvocato Vittorio Crosta di Varese). Nel 2006 Bevilacqua viene inserito nella lista dei 'testimonial' Champions for Children onlus, della quale il calciatore stesso era socio fondatore, infine, pilotato dall'agenzia Eye2Eye parteciperà al casting del Grande Fratello 6, arrivando a un passo dal risultato finale a Roma, nota dolente che si unisce a quella del suo casting per La Talpa. Bevilacqua non riuscirà a coronare quella sua voglia di fare reality, il suo scopo era esclusivamente far conoscere il vero spirito delle arti marziali al grande pubblico, e pensava che con un reality forse ci sarebbe riuscito. Non si saprà mai.

A partire dall'estate del 2006, Emilio è ospite fisso dell'Ammiraglio di squadra Francesco Ricci presso lo stabilimento balneare Ufficiali della Marina Militare, in virtu' dei suoi trascorsi e background militare, ma anche di una collaborazione d'immagine che nasce proprio quell'anno tra il Castello Aragonese di Taranto e lo stesso Bevilacqua, collaborazione pilotata dalla stampa locale e dal Comandante Barbera dell'ufficio stampa della Marina Militare.

Durante la preparazione ai mondiali di Tokyo, Emilio incontrerà difficoltà al polso sinistro, a seguito di visite specialistiche ed esami, si diagnostica guaina sfibrata e la necessità di un’operazione chirurgica alla mano. Nello studio di Como del dott. Giorgio Orlandi, specialista di Cardiologia e agopuntore di prima classe, Emilio si sottoporrà a sedute laser e sistemi alternativi come l'agopuntura cinese, il risultato sarà sorprendente.

La stupefacente carriera agonistica di Emilio si chiuderà in Giappone nel 2006 con doppietta storica di kata e kumite non-tradizionale. Le medaglie saranno dedicate ai figli Gabriel e Luna.

A Osaka e Tokyo, il funambolico e discusso Bevilacqua, chiude il capitolo di un 'talento' delle arti marziali, esempio per molti, modello di sacrificio e caparbietà per altri. Nel 2007 con EBSecurity srl, nata l'anno prima per la necessità di un suo ex-amico Vip, Bevilacqua diventa consulente di sicurezza, il suo ruolo sarà quello di monitorare, educare, formare il personale security impiegato dall’agenzia. Quell'anno riceve il suo ennesimo premio dello sport a Palazzo Reale (Milano), un premio alla carriera sportiva. Emilio Bevilacqua non si presenterà e il premio sarà ritirato dallo staff della Fikpro.