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Samurai Ottobre 2017
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A VARESE IL KARATE DEI POWER RANGERS
Varese, 12 Giugno 2009
A Varese l'iniziativa del karate dei "Power Rangers" riceve un vasto consenso di pubblico. Nessuno si aspettava un successo cosi' da una manifestazione, nell'ambito del Borgo della Cultura, organizzata in tempi cosi' brevi e quindi pubblicizzata in modo estremamente limitato. Tuttavia, la manifestazione culturale di venerdi' 12 giugno, organizzata da Stefania Morandi col patrocinio dell'assessorato alla cultura e della Confesercenti di Varese, ha sorpreso davvero tutti. L'ospite della giornata e' stato il pluricampione del mondo Emilio Bevilacqua e il suo "karate dei Power Rangers", iniziativa gia' promossa con successo dallo stesso Bevilacqua alle Maldive il precedente Aprile.
Chi poteva immaginare di vedere una folla di tanti piccoli spettatori, un adesione cosi' importante di bambini, e invece nella fascia oraria dedicata al campione, e cioe' dalle 18.00 alle 20.00, il responso e' stato incredibile e le esibizioni di abilita' dei maestri con prove libere di karate si sono susseguite per la gioia dei piu' piccoli.
Il gruppo iniziale di partecipanti, poco piu' di una trentina di bambini, dai 3 ai 12 anni di eta', si sono avvicinati in prossimita' della location incuriositi dalle musiche incalzanti dei "Power Rangers" (appunto), ma anche dalle performance acrobatiche dei maestri presenti alla manifestazione: il presidente regionale Stefano Donati, che e' stato piu' volte campione italiano e vice-campione europeo di kenpo-karate, il maestro di kung-fu shaolin Franco Gallazzo, allievo della scuola di karate di Bevilacqua. Col passare del tempo, la gioia del momento, la presenza del campione con il suo scudetto sul petto a 6 stelle (ogni stella rappresenta un titolo mondiale nel karate professionistico), le performance spettacolari eseguite con maestria, sempre la musica incalzante dei "Power Rangers", hanno trasformato quel gruppo iniziale in un vero plotone di piccoli rangers letteralmente rapiti da questo contesto dei "Power Rangers" e dal campione, il quale e' riuscito a coinvolgere tutti, riuscendo a catturare e mantenere la loro attenzione per circa 2 ore in modo ineccepibile attraverso il gioco del karate, gestendo bambini a volte fin troppo irrequieti con grande autorita' e dolcezza, cioe' con la capacita' che solo un "simbolo" e' in grado di poter condurre con successo. I bambini hanno provato tra loro le tecniche di karate in un clima di assoluta armonia e con grande rispetto reciproco, con i consigli del campione e guidati scrupolosamente dal "ranger nero" Stefano, che vestiva la divisa nera del kenpo, e dal "ranger bianco" Franco che vestiva la classica divisa bianca del karate.
Una breve parentesi: le esibizioni di spada e i gesti atletici dei due maestri, sono stati commentati dal campione del mondo, ed hanno catturato l'attenzione dei bambini piu' difficili, gli esercizi piu' spettacolari presentati sono stati i kata (forme) di kenpo-karate e kung-fu shaolin. Ancora una breve parentesi con il breve ma intenso discorso di Bevilacqua, parole semplici ascoltate dai bambini con grande attenzione, il suo discorso recitava l'importanza della disciplina in ogni attivita' sport praticati, un discorso improntato sul rispetto dei valori e sul rispetto verso gli altri, ma soprattutto centrato sul rispetto che bisogna portare ai propri genitori, figure essenziali "anche per un Power Ranger", e che rappresentano il faro da seguire, la guida per ciascuno di noi.
Le frasi piu' salienti del campione del mondo: "Bimbi volete sapere come si diventa un 'Power Ranger'? Con dedizione, rispetto e grande spirito di sacrificio, allenandosi e pur sempre studiando a scuola, ascoltando il proprio maestro o allenatore, ma anche il proprio insegnante a scuola, e infine, ma non per ultimo, ascoltando i propri genitori che vogliono il nostro bene piu' di chiunque altro, e che rappresentano i veri maestri di vita e i nostri piu' sacri allenatori. Loro, i nostri genitori, sono i modelli da seguire anche per il piu' forte 'Power Ranger'! Come si diventa forti? Allenandosi duramente nelle arti marziali piu' educative con regolarita', disciplina e senso di rispetto per il proprio compagno, e soprattutto per chi e' piu' debole. Ricordate sempre che educazione, lealta' e generosita' sono i tre pilastri della vera forza di un Power Ranger."
Al termine del carismatico discorso sono state mostrate dal campione alcune tecniche di karate, invitando ciascun bambino a copiarlo nei movimenti: i bimbi si sono disposti in riga a provare con lui le tecniche, cercando di imitare i suoi movimenti con un clima di puro divertimento. L'applauso generale di tutti, bimbi e genitori presenti ha gratificato lo spirito piu' incontaminato della manifestazione che e' terminata con l'introduzione musicale di una band locale. L'icona delle arti marziali Bevilacqua e' riuscita a fare quello che a volte risulta difficile per molti, e cioe' riunire insieme i bambini di ogni classe, religione o razza, con la gioia di essere bambini. E' riuscito a mandare un segnale positivo di educazione e di rispetto che si spera duri il piu' a lungo possibile.
Come ha detto Bevilacqua stesso in una sua recente intervista: "Si stanno perdendo i valori e i giovani hanno bisogno di ritrovarli, o di essere educati alla ricerca dei valori attraverso un idea o un simbolo che sia sano come le arti marziali piu' nobili, o perche' no, attraverso iniziative come il karate dei "Power Rangers" .. Del resto i valori che un ranger trasmette sono quelli di disciplina, giustizia e in ultimo karate, valori che si dovrebbero assaporare nello sport e nella vita di tutti i giorni. Se analizziamo quella che viene definita la 'violenza' espressa con le arti marziali e la confiniamo in pura espressione ginnica, considerando che anche i piu' banali cartoon esprimono in realta' certe forme di 'violenza' pur simpaticamente, come ad esempio Tom & Jerry o Braccio di Ferro nel continuo affrontarsi dei protagonisti, c'e' da sottolineare che i 'Power Rangers' attraverso la disciplina del karate trasmettono sani e nobili concetti come solidarieta', difendere i piu' deboli, rispettare il maestro, rispettare i propri compagni, e soprattutto rispettare il concetto di famiglia, in cui il maestro, l'allenatore, ma soprattutto il genitore gioca un ruolo decisamente fondamentale per la guida dei valori. Il messaggio che deve arrivare sempre e comunque ai bimbi deve essere educazione e rispetto, affinche' il futuro dei nostri figli possa essere sano e puro almeno nei principi."
L'idea alla base dell'iniziativa del "karate dei Power Rangers" e' quella di un karate semplice e veloce, ricco di principi educativi, e lontano, almeno nella postura e nella tecnica, da quello tradizionale, quindi e' un karate divertente, adatto ai bambini con giochi ed esercizi di kenpo-karate, ju-jitsu e kenpo shaolin, in cui l'aspetto motorio e' ben sviluppato al contrario di altre discipline certamente molto piu' statiche e monotone dal punto di vista ginnico. Questo approccio al karate di Bevilacqua non e' mai noioso, e' un gioco e uno sport educativo sia dal punto di vista motorio che dal punto di vista concettuale, per i valori su cui si sostiene: crescita psico-fisica, disciplina, onesta' e senso di rispetto, che sono i cardini fondamentali per diventare un "Power Ranger", per diventare un uomo.