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Samurai Ottobre 2017
Intervista a Emilio Bevilacqua
"COME LA MONTAGNA" …
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IL MIO ORIENTAMENTO
Valorizzare e dare corpo alle idee costruttive per lo Sport, la Salute, la Sicurezza, la Difesa personale, valorizzare e ottimizzare i buoni propositi in queste direzioni, con serietà e senso civico per una crescita tangibile.
Per anni, prima come sportivo e militare, poi come maestro di arti marziali e consulente esperto di sicurezza, sono stato abituato a vivere quotidianamente i Valori che intendo trasmettere: disciplina, rispetto, onore; ma è mia intenzione trasmettere anche valori spesso accantonati, come coraggio e senso della realtà. Portare avanti questi valori è importante, attraverso iniziative e collaborazioni costruttive per promuovere seriamente i due settori che mi stanno a cuore: educazione allo sport per i giovani, ma soprattutto educazione alla difesa.
Nel primo caso, con l'attività di educatore allo sport, che svolgo dal 2003 collaborando con diversi assessorati allo sport, cerco di trasmettere i valori con le arti marziali, quelle a me più congeniali, quelle che vedo integrative, a beneficio dei giovani, ma anche dei meno fortunati, dei disabili e portatori di handicap; insegno ricerca dei bersagli e flusso continuo tipici del Kenpo, equilibrio e forza tipici del Karate, movimento, traiettoria e precisione con metodologie personali, nel contempo punto l'attenzione alla disciplina e al rispetto, spiegando, soprattutto ai più giovani, che le basi per poter crescere davvero, nello sport come nella vita, sono prima di tutto dare ascolto a chi vuole il loro bene, cioè ai genitori, agli insegnanti, agli allenatori, e quindi rispettare le figure guida, e che per raggiungere i traguardi, a scuola come nello sport, bisogna sempre impegnarsi, si deve provare e riprovare senza mai scoraggiarsi, andare sempre avanti con coraggio e sacrificio. Nello sport lo spirito di sacrificio è gran parte del lavoro, la dedizione in qualcosa premia sempre. L'aspetto primario del mio insegnamento, quindi, è trasmettere i concetti di disciplina, lealtà e rispetto, per stare bene con se stessi e con gli altri; concetti che restano alla base delle arti marziali, alla base della socializzazione, e sono il metro di misura affidabile per il nostro equilibrio.
Nel secondo caso, attraverso l'attività di educazione alla difesa e addestramento, che svolgo a pieno regime dal 2008, cerco di trasmettere quel senso di realtà che, purtroppo, in molte scuole di arti marziali manca, cioè definire il pericolo in fase di aggressione, imparare a gestire il panico; e la consapevolezza nel saper gestire una situazione improvvisa in modo ottimale, senza confondere lo studente con applicazioni standard che alla fine risultano essere poco affidabili in situazioni critiche. È mia intenzione, pertanto, promuovere in primis quelle arti marziali, ribadisco, educative, cioè sane sia dal punto di vista motorio che dei principi, questo a vantaggio dei benefici psico-fisici e di una seria crescita interiore. Una crescita che deve andare di pari passo con il grado di abilità maturata nelle arti marziali, abilità reale e non presunta. Proprio per questo, la mia scuola di Kenpo e Real Mixed Martial Arts, come la stessa AIKK - Associazione Italiana Kenpo Karate - del maestro Stefano Donati, non sono propense a regalare cinture: ogni gradino di crescita, ogni colore, ha una sua dimensione esatta, che deriva dall'esatto impegno dedicato nel tempo, dalla frequenza ai corsi, dalla maturità raggiunta nel movimento, dalla capacità di risposta, tenendo sempre presente che solo con costanza e impegno si possono ottenere risultati che siano tangibili. Vivere il Kenpo, in qualunque forma o stile, non è solo flusso continuo, ricerca dei bersagli e velocità esplosiva, non è solo analisi del metodo scientifico o sincronismo delle tecniche, ma è anche, secondo la mia ottica, movimento, precisione, equilibrio, flessibilità e forza. Solo quando queste componenti si fondono nella prospettiva di una crescita lineare si può pensare che lo studente abbia ricevuto una maturità nelle arti marziali.
Alla stessa stregua, ribadisco, è mia intenzione però promuovere anche una seria e scrupolosa educazione alla difesa, quella che io chiamo "reale", con direttive precise, coerenti, con corsi specifici, con linee guida rivolte alla consapevolezza, e al raggiungimento dell'autostima nei limiti accettabili del concreto, per poter sperare di ottenere il traguardo di una sicurezza affidabile. Questo percorso avviene attraverso diverse formule di condizionamento, gestione del panico e forma mentis, ma anche con l'analisi di tecniche rapide, con manipolazioni e costrizioni, elementi di JU JITSU MC e tecniche KUSD, che vanno a integrare il bagaglio del KRAV MAGA, com'è giusto che sia; infatti, se una tecnica può dare valore aggiunto a un metodo, non può che integrarsi allo stesso nella giusta dimensione, tutto quello che può arricchire un sistema nella sua efficacia dev'essere parte del sistema.
Dal 2001 sono promotore della difesa delle donne alle violenze e agli abusi sotto ogni aspetto sostenibile, dalla prevenzione (codice rosa) alla difesa femminile attiva Sdf. Per anni ho promosso la difesa delle donne su riviste di settore e con uscite in TV, ma anche con stage e manifestazioni, illustrando quello che si può fare per evitare o prevenire una situazione a rischio, insegnando nella pratica come reagire in modo ottimale ad un tentativo di scippo o anche peggio; e non finirò mai di ripeterlo, la nostra miglior risposta, al di là delle tecniche più o meno valide, è legata a quella che è la nostra soggettiva capacità di gestire il panico, lo stress, la paura: questi fattori influiscono altamente sul nostro effettivo rendimento. Durante una situazione di pericolo improvviso, solo con mente lucida e con ferma determinazione si può sperare di riuscire a gestire con successo un'aggressione. Possiamo essere fortunati con il nostro istinto, ma da solo, l'istinto non è sufficiente a garantire il successo. Il condizionamento meccanico a tecniche rapide serve proprio a questo, a modellare il nostro naturale istinto, che, ripeto, da solo non basterebbe. Sono stato promotore in diverse occasioni di corsi e stage Difesa Donna, presentando sempre un serio programma di educazione in tal senso. E negli anni, dopo aver verificato l'inefficienza di alcune discipline e metodi per quanto riguarda la difesa personale, mi sono reso disponibile per fornire il mio contributo a chi vuole realmente imparare a difendersi, con efficacia, senza mezzi termini, con risultati veloci e di massimo rendimento; non solo, in diverse occasioni ho fornito anche ai militari operativi e alle forze di polizia una consulenza tecnica specifica in materia di difesa e lotta corpo a corpo.
Sono docente di arti marziali pratico e scrupoloso, negli anni novanta sono stato pioniere del Kenpo in Italia, con l'attività di istruttore militare, con a corredo diversi brevetti, ho dato valore aggiunto a quello che è il mio insegnamento, pertanto, in materia di difesa personale, mi sento in grado di poter garantire risultati a chiunque per una valida formazione in tempi brevi.
Emilio Bevilacqua